DAICHESPIANA
  upega il resoconto
 
UPEGA - 9 MARZO 2014 -

La nostra Grazia entra a far parte dei narratori dcs.
Brava.

Domenica 9 marzo,ore 8,30 appuntamento al Bennet da dove 5 pimpanti fanciulle partono alla volta di Pieve di Tecoper incontrare altri 7 compagni ;ritrovarci è sempre una festa , lo manifestiamo abbracciandoci ,come se non ci vedessimo da lungo tempo ed anche questo la dice lunga sullo spirito che anima il nostro magico Gruppo!

Si parte,destinazione Upega,all'altezza di Ponti di Nava,lasciamo la SS28 direzione Viozene,poche centinaia di metri 
ed ecco lo spettacolare panorama offerto da alte rupi innevate,degno delle blasonate ed amatissime Dolomiti.

Attraversiamo il Passo delle Fascette,dove il sole non arriva mai essendo una stretta gola, il cui aspetto un poco inquietante 
può indurci a pensare che oltre vi sia il nulla ed invece,dopo meno di un chilometro,ecco le abetaie,sovrastate da creste 
rocciose ed affilate: un vero spettacolo della Natura,se consideriamo che il mare è a circa 40 minuti di automobile!

Arriviamo ad Upega:il cielo azzurrissimo,il sole che illumina ed esalta il colore delle facciate in pietra,il biancore opale
scente dell'abbondantissima neve ed il verde degli abeti,creano un effetto cromatico suggestivo,commovente,per quan=
to mi riguarda,ma non fate caso a me:sono un'inguaribile sentimentale!

Calzo le ciaspole in fretta,guardo i miei amici e vedo un gruppo di variopinti ed allegri "ragazzini", felici di iniziare questa 
ciaspolata primaverile, il pensiero va a chi è rimasto a casa e non può condividere la gioia che provo in questo momento,peccato!.
Prima foto di rito dinanzi alla Chiesetta della Madonna della Neve poi imbocchiamo la strada che ci porterà nell'affascinante 
Bosco delle Navette,il percorso non presenta difficoltà,la neve è ben battuta e le ciaspole ci permettono di sostene=
re una buona andatura.La nostra espertissima e frizzante Capogita si sofferma e ci rende edotti sulle varie specie arboree
che popolano il Bosco:sembra quasi di essere tornati a scuola e,proprio come a scuola,c'è il "buontempone" di turno 
(provate ad indovinare a chi mi riferisco!) assalito da un dubbio riguardante le processionarie,i temibili parassiti dei pini
che devono il loro nome all'abitudine di muoversi in fila sul terreno :<Sarà il primo insetto che tira oppure
l'ultimo che spinge???> Amleto a confronto è una nullità!
Fra una risata e l'altra giungiamo al ponte Giairetto che segna il confine fra la provincia di Cuneo e la nostra,c'è un invitante
soleggiato spiazzo,l'ora di pranzo è imminente,i panini di Mirko mostrano i primi segni di impazienza e vorrebbero uscire
dallo zaino,ma la nostra Capogita ci sprona a proseguire il cammino e così si decide di fare; dopo una mezzoretta di 
percorso in salita ,l'appetito e la "pelandronite" hanno la meglio.Ci fermiamo ed assistendo al consueto spogliarello
presidenziale iniziamo a mangiare,dimostrando ancora una volta che le Daichespiana-girls sono ragazze toste e nulla
le spaventa.Appena acquietati i morsi della fame,Mirko snocciola il suo repertorio(,con Gianni come degna spalla,in as=
senza di Ivano)qualcuno si assopisce al sole,Maura ci addolcisce con i consueti,sempre squisiti biscotti e ci vizia offren=
doci il mirto di produzione propria,Maria ,colta da improvvisa crisi-meditativa si mimetizza sotto la giacca a vento...boh!!!
Riposati e rifocillati decidiamo di intraprendere la via del ritorno,ma abbiamo una gran voglia di "giocare" e decidiamo
di tagliare per il bosco;qualcuno inciampa e cade fra l'ilarità generale ,ma Mirko ,colto da mania di protagonismo,decide
di surclassare tutti e si immerge letteralmente nella neve (non a caso è IL Presidente!)
Torniamo al punto di partenza dovremmo tornare a casa ,abbiamo trascorso diverse ore insieme, ma ne vogliamo 
ancora ,perciò finiamo la giornata al Rifugio del Sole di Upega,ricordando passate gite , pregustandone di future
ed accumulando il buonumore che aiuterà ciascuno di noi ad affrontare difficoltà ed impegni di tutta la settimana
che ci attende. Superfluo dire :<Grazie DCS>

Grazia Simonetti