DAICHESPIANA
  fine 2014
 

Capodanno 2015: Pian dell’Arma


Tocca a me il grande onore di chiudere e riaprire l’anno con il resoconto di quello che è stato, e non esagero, uno dei migliori Capodanno che ho trascorso finora.

Eravamo partiti il 31 pomeriggio già belli carichi…ma cosa avete capito…di bagagli!

Borsoni, bastoncini, scarponi, sacchi a pelo, chitarre, sembravamo in partenza per una spedizione artica(forse lì in effetti le chitarre non sarebbero servite..).

Giunti al rifugio, siamo stati accolti come sempre in modo splendido da Marina che già aveva allestito le camerate.

Qui mi fermo un attimo perché è d’obbligo fare un pubblico elogio a Marina e alla sua èquipe. Pian dell’Arma è sicuramente il miglior rifugio che abbiamo in zona: pulito, ordinato, gestito in modo molto professionale e, come avremmo sperimentato di lì a poco, squisito dal punto di vista gastronomico!

Ed eccoci infatti tutti e 28 seduti a tavola, insieme ad altri due gruppi che ben presto si sarebbero uniti a noi nei festeggiamenti(beh, diciamo che per qualcuno di loro è stato un Capodanno un po’ turbolento: sarà stata la nostra presenza?).

Non sto a elencare il menù perché verrà già documentato sul sito dal nostro Presidente, ma potete immaginare l’abbondanza.

Tra una portata e l’altra abbiamo cercato di intrattenere gli ospiti creando un trio di chitarristi che passerà alla storia: la sottoscritta, il nostro Gino e naturalmente “lui”, professor Renzo, che si è dimostrato un vero artista e un compagno generoso nel tentativo di coordinarci tutti.

Mezzanotte è così arrivata in un lampo: brindisi, auguri, baci e abbracci…e adesso che si fa?

Si continua a cantare, naturalmente!

E allora via con successi vecchi e nuovi (per i nostri vicini di tavolo più vecchi che nuovi!).

Ognuno ha messo il cuore e la voce, io ho proprio perso la cognizione del tempo e quando abbiamo guardato l’ora erano già le tre! Che dite, andiamo a dormire? Fosse stato per noi ci avrebbero ritrovati lì ancora adesso, ma in previsione di una passeggiata il giorno dopo abbiamo pensato che era meglio riposare qualche ora.

Infatti il silenzio nel rifugio durò poco: alle nove tutti giù dalle brande, via i brillantini e l’abbigliamento da veglione e vai con i costumi da trekking :”Ivano, ci sarà da camminare molto?” “Ma no, solo una passeggiatina…”

Due ore dopo vagavamo ancora per i monti, ma la giornata era così limpida e il panorama talmente bello che non ci sembrava vero di poter iniziare l’anno in questo modo per me unico.

All’arrivo ci attendeva ancora un bel pranzetto, giusto per non metterci in macchina a stomaco vuoto!

Ma soprattutto per poter stare insieme ancora un po’ perché nessuno aveva tutta questa voglia di tornare a casa.

Che altro aggiungere? Il mio bilancio non può che essere positivo: ho trascorso un 2014 ricco di sorprese, l’ho chiuso con amici veri (perché i dcs sono amici veri) e ho iniziato il nuovo anno tra le risate e le montagne.

Non so cosa ci riserverà il 2015(anche se Nadia B. ci ha anticipato qualcosa!!) ma sono sicura che ognuno di noi porterà nel cuore il calore e l’allegria provati non solo in questa serata ma tutte le volte che i dcs sono insieme.

Da parte mia grazie di cuore per la serenità che mi date.

Vi auguro che il nuovo anno regali ai vostri cuori ciò che più desiderano.

Buon 2015 a tutti!

 

Gabriella Negro