DAICHESPIANA
  VALMASQUE 201
 

Sono circa due mesi che non frequento i DCS e questa domenica ho proprio voglia di ricompattarmi con tutto il gruppo: ne ho bisogno.

La gita, a quanto si legge sul sito, non è impegnativa si va in Valmasque, dislivello circa 600 metri: per ricominciare si può fare.

L’appuntamento è alle sette: un po’ presto, ma la strada è tanta e quindi per noi che partiamo da Ortovero la sveglia trilla alle cinque (solo per me).... Alle sei gli zaini sono pronti, i panini sono al loro posto, la torta è tagliata, l’acqua c’è… si parte.

A Imperia-Oneglia il primo ritrovo, un saluto veloce e via verso l’autostrada. La giornata promette bene, non c’è una nuvola,

Arriviamo a Pallanca dove abbiamo appuntamento con la nostra amica francese Daniele e… si riparte.

Nel tragitto non possiamo fare a meno di andare a vedere se la nostra “Boulangerie” di San Dalmazzo è sempre al solito posto e se le sue delizie sono sempre così invitanti. Ora siamo a posto: prossima tappa Casterino.

Siamo in ventitre (tutti ben censiti dal nostro Presidente) e ci incamminiamo, con in sta Ivano (oggi capogita). Tranquilli,  lungo uno stradone che ci porta al sentiero per la nostra gita e le sorprese non tardano ad arrivare. Subito incontriamo una bellissima cascata e già solo e guardarla ci rinfrescano, ma poco più in là ecco il primo avvistamento: una bella marmotta che ci guarda mentre in fila indiana gli passiamo vicino.

Gianni Odasso prova ad avvicinarsi e, come volevasi dimostrare, anche le marmotte scappano…

Anche più avanti un’altra marmotta si lascia fotografare inizialmente solo di schiena, ma poi si mette in posa come una piccola diva.

Faccio un po’ di fatica a salire ma giunti al primo lago (Lago Verde) lo sforzo e’ premiato: lo spettacolo e bellissimo e voltandocia vedere intorno il paesaggio e le macchie ancora di neve ecco che spunta a salutarci una stupendo stambecco che ci lascia scattare un sacco di foto e poi lentamente scompare alla nostra vista. Le sorprese non finiscono e anche il raggiungimento degli altri due laghi (Lago Nero e Lago Basto) a ormai 2341 metri ci lasciamo a bocca aperta. Al lago del Basto ci fermiamo per il pranzo (il Presidente era al limite dell’autonomia, anche se aveva, in un attimo di nostra disattenzione, addentato un panino).

Foto di rito con striscione e si ritorna sui nostri passi. L’aria è alquanto fresca e ci dirigiamo al rifugio, ma solo alcuni riescono ad arrivarci, ci sparpagliamo un po’ e nel frattempo Patrizia, sua cognata e il marito ci devono lasciare (purtroppo un piccolo malore interrompe la loro gita… auguri). A piccoli gruppi ci riuniamo su una roccia per tornare tutti insieme alle macchine, ed ecco spuntare due piccoli camosci che davanti a noi si mettono e leccare in una piccola fessura nella roccia, forse in cerca di sale.

Vorremmo stare lì a guardarli, ma il Presidente ci riporta all’ordine e quindi ripartiamo. Lungo la via del ritorno costeggiamo il ruscello e in una piccola ansa su una roccia alcuni DCS vogliono provare l’ebbrezza dell’acqua ghiacciata di montagna: via gli scarponi, via le calze ed ecco i piedini santi in acqua. Alcuni resistono, altri intingono solo la punta delle dita e scappano,

Qualcuno, invece, vuol provare qualcosa di più ed ecco… tuffo sincronizzato: brave Gabriella e Simona voto 9.

Le macchine sono ancora lontane non arriviamo mai, forse perché il salutarci è sempre un po’ triste, ma come al solito facciamo una sosta al bar per la solita bevuta tutti insieme. Ora è proprio il momento di tornare…ciao