DAICHESPIANA
  MONTE FRISSON - 17 AGOSTO 2014
 
FINALMENTE IL FRISSON !!!!!!!!!!!! Dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto causa maltempo, questa è stata la domenica buona.
9 Dcs si ritrovano a Vernante alle 8.30, una veloce pausa bar e via a fare l'ultimo pezzo di strada verso Palanfrè, da dove parte la gita verso le 9.
Un bel tratto molto agevole nel bosco illude sulle asperità che verranno affrontate nella giornata: la salita sotto un bel sole è faticosa, e arrivati ai laghi sappiamo che purtroppo il dislivello non è ancora finito, il Frisson ci sovrasta con la sua imponenza e dal lato in cui lo vediamo sembra una rocca inespugnabile, ma dove si passerà????? E qui per la prima volta succede un fatto per me inspiegabile in montagna: un signore al quale si erano chieste conferme circa le informazioni che avevamo ci induce erroneamente (si scoprirà in seguito che non conosceva la via) a infilarci in un percorso senza possibilità di uscita e che presenta oggettivi pericoli, creando non poco scompiglio e timore. L'unica soluzione è tornare indietro, abbiamo perso più di un'ora e ci siamo stancati molto per superare le difficoltà; per fortuna l'altro percorso è quello giusto. 3 nostri compagni di avventura si fermano, in 6 proviamo nonostante tutto a salire.Il capogita decide di usare la direttissima ('ste 7summit lo hanno dopato), per procedere si usano mani e piedi, in pratica quasi un'arrampicata libera o, se volete, ci trasformiamo in 6 camosci. Arriviamo al punto della catena di ferro, senza questa non si sale, ma le sorprese non sono finite, subito dopo c'è una bella corda posta su un altro passaggio difficile sulla roccia con "vista" sul burrone sottostante. Soluzioni alternative per arrivare in vetta non ce ne sono, tra attimi di vera paura per tutti affrontiamo anche questa difficoltà e l'arrivo in vetta diventa veramente speciale, non so quante altre volte torneremo lassù, anche se abbiamo poca vista, perchè naturalmente è arrivata un pò di nebbia.
E come siamo saliti ci "tocca" scendere, ormai siamo quasi esperti (che parolona) e arrivati a un bivio prendiamo il sentiero meno difficile, dove si può scorgere tra la nebbia il Lago dell'Oro e la Rocca della Bastera.
Ricompattati ai laghi procediamo a fare le solite foto-striscione e poi scendiamo a Palanfrè tra soste nell'alpeggio e visita al locale caseificio.
Stefania