DAICHESPIANA
  VALLE PESIO - RESOCONTO
 


Resoconto due giorni in Valle Pesio 2009
 
E’ lunedì…nonostante il bel sole caldo che ricorda la primavera, la neve appena scesa sulle Alpi Cuneesi e Torinesi mi ricorda che sta invece arrivando l’inverno e i pensieri corrono ad appena 24 ore fa quando tra quella neve passeggiavamo felici e spensierati.
 
Ancora una volta abbiamo passato 2 giorni accompagnati da una situazione meteo speciale e con ottima compagnia.
 
Ci siamo ritrovati sabato un po’ alla spicciolata, ho visto per primi Dino, Barbara, Marilena ,Mary e il nuovo amico Paolo che si godevano i caldi raggi del sole nei pressi della Certosa dove stavano consumando il pranzo.
 
Dopo esserci salutati e scambiato due parole siamo saliti al Pian delle Gorre dove qualcuno era già saldamente ancorato al tavolo perché come dicono sempre Ivano e Mirko…”non si deve mai oziare, anche se si sta fermi qualcosa va fatto” e giustamente quel “qualcosa” sono delle belle mangiate che servono comunque a tenere alto il morale del gruppo e cementarne lo spirito in questi bei momenti di convivio.
 
Un po’ per volta ci sistemiamo in camera e ci prepariamo, aspettiamo Stefy che pur di non perdersi tutto il week end è corsa su da Imperia per una passeggiata pomeridiana!!!!! Queste cose anche a livello di guida mi fanno pensare che probabilmente sto facendo qualcosa di positivo e chi viene ha fiducia che anche in poco tempo possa regalargli almeno un’immagine o un luogo magico, nuovo, da portarsi nel cuore.
 
Partenza alle 15.00 come da programma in direzione del Saut e vallone di Sestrera. Giunti al Rio di Sestrera prima di imboccare un sentiero che ci avrebbe poi portati al Pian del Creus abbiamo proseguito sino all’ innevato e candido Gias sottano di Sestrera per osservare e fotografare la maestosa parete nord dello Scarasson e godere del contrasto tra il verde scuro dell’abetina del Buscaje in mezzo ad un mare di chiome infuocate di caldi colori dei faggi e degli aceri.
 
Ritornati sui nostri passi percorriamo uno dei sentieri meno conosciuti e battuti del Parco che come per incanto ci porta nella radura del Pian del Creus dove davanti a noi si para l’ ancor illuminata e dolomitica parete della Bartivolera. Ormai al tramonto seguiamo il Rio si Serpentera per tornare in breve sulla rotabile e al rifugio…rientro ore 18.00 come da programma…nella discesa Giorgio ha anche trovato un favoloso porcino che Ivano ha sapientemente affettato e condito per cena!
 
La serata è trascorsa nella tranquillità e nell’allegria generale intrattenuti da discorsi filosofici intramezzati da battute e freddure da tenersi la pancia dalle risate, tra un barcarolo e una delle epiche storie del Pedale Imperiese (maglia portata con fierezza per l’occasione dal buon Giancarlo), abbiamo tirato in dietro le ore e siamo andati a letto.
 
L’alba del nuovo giorno fa presagire che sarà una giornata stupenda…aria frizzante, colori luminosi messi in risalto dal candore della neve e un sole stupendo!…nonostante qualcuno avesse detto d’aver visto che il cielo era velato 
 
La colazione corre via discutendo su chi aveva abbattuto più piante durante la notte…nella stanza dov’ero io, pur essendo la più numerosa, ha regnato un bel silenzio e l’ora guadagnata ha giovato al riposo e ha aiutato la levataccia a tutti coloro che sono arrivati per fare la passeggiata della domenica.
 
Dopo aver salutato Dino e Barbara che a causa di un po’ d’influenza hanno dovuto rinunciare, e Angela e Manuela che desideravano fare un giro più breve usciamo ed attendiamo al sole che tutti arrivino. Ritorna nel gruppo anche Saretta che, dopo l’ifortunio alla caviglia, si è dimostrata all’altezza della situazione come prima… e più di prima!
 
Il giro della domenica ci porta sulla sinistra orografica del vallone passando per l’osservatorio faunistico e Gias Fontana risaliamo il bosco del Camoscere sino al Gias Sottano del Vaccarile dove circondati dalla neve e abbracciati dai monti facciamo pranzo all’asciutto e sotto un sole stupendo.
 
Il ritorno prevede un percorso ad anello con la contestata risalita da Gias Fontana al Gias dei Arbi…
 
Probabilmente la neve sul percorso aveva fatto fare più fatica del previsto e sarebbe stato più consono ridiscendere per il percorso dell’andata ma a quell’ora della sera temevo tratti ghiacciati e infortuni a causa delle gambe rigide quindi siamo scesi dal comodo sentiero “dei Calabresi” nell’abetina del Prel trovando anche altri bei porcini e ammirando le cascate del Saut.

A volte le guide devono prendere decisioni, anche impopolari, ma il fatto di riportare tutti sani e salvi (anche se un po’ più stanchi J ) alle macchine significa che il criterio di scelta era giusto e ponderato.
 
Verso le 17.30 siamo giunti all’arrivo ed è stato molto bello fermarsi ancora, con chi poteva, per bere una cioccolata o un tè.
 
Ritornando a casa con mia moglie in auto ripercorrevamo i vari episodi dei 2 giorni sorridendo e rivivendoli con gioia, segno che ancora una volta tutto è andato per il meglio e mi ritengo molto fortunato ad avere la possibilità d’accompagnare in posti stupendi persone così belle da rendere ancor più speciali questi monti.
 
Efrem