DAICHESPIANA
  RESOCONTO GITA RIFUGIO MONGIOIE DEL 27 DICEMBRE 2009
 
Resoconto Mongioie Domenica 27 Dicembre
 
Ritrovo a Viozene ore 10 dalla chiesa (luogo ben conosciuto da chi come noi frequenta la zona).
Questo orario ha permesso al primo sole di penetrare nella valle e tra le fronde spoglie sciogliendo con forza quella poca neve superstite ormai trasformata in ghiaccio dalle rigide nottate. La situazione neve infatti sui versanti meridionali è vicina al nulla, il vento forte e le piogge in quota dei giorni scorsi hanno messo decisamente a dura prova il candido manto che si era formato.
Sotto molti punti di vista è stato meglio così per noi, visto l’altissimo livello di pericolo valanghe sui versanti settentrionali (livello 4 e il massimo è 5) e i nefasti quanto purtroppo immancabili eventi accaduti in Alto Adige nel week end servano sempre come spunto di riflessione e non siano vani.
 
Il gruppo è nuovamente di quelli sostanziosi, la giornata è splendida, l’aria tersa e al riparo dalle correnti si può stare anche in maniche corte…insomma una giornata marzolina più che da fine anno! La prima parte nel paese con un po’ di ghiaccio crea qualche disagio ma in breve siamo a pian Rosso dove a parte un po’ di vento teso passeggiamo tranquillamente sull’erba godendoci a 360° un panorama idilliaco. Passiamo al rifugio per prenotare pranzo e troviamo Luca Daniela e Andrea che per problemi di lavoro dovevano rincasare presto e non ci hanno seguiti però giustamente sono saliti anche loro a godersi il loro attimo di paradiso e ne abbiamo approfittato per farci gli auguri di buon anno.
Una volta sistemato tutto saliamo sopra il rifugio per il sentiero che porta alle bastionate calcaree del gruppo del Mongioie e al canalino delle scaglie. Raggiungiamo così l’ultimo gias a quota 1900 mt dal quale ogni via intrapresa diventa alpinistica ed oggi non siamo qui per questo.
La meraviglia più grossa agli occhi di tutti è stato vedere la Corsica e l’Isola D’Elba così terse e ben definite all’orizzonte, addirittura il monte Cinto sembrava un a prosecuzione della catena alpina…non fosse stato come magicamente sospeso in quella magia azzurra indefinita tra mare e cielo. Alcuni sulla via del ritorno decidono, avendo il sacco, di fermarsi a pranzare con quello spettacolo davanti mentre con altri scendiamo a goderci lo spettacolo culinario preparatoci dalla sempre ottima Quinta.
Una volta rifocillati ci ricongiungiamo ed esitiamo ancora sul piazzale del rifugio al tiepido sole per rimetterci alle 3 (un po’ contro voglia) sulla via del ritorno.
 
Ancora una bella gita e ancora una volta una riflessione sulla meraviglia di questi posti che offrono scenari e condizioni UNICHE rispetto a tutto l’arco alpino. Un mio desiderio, un regalo che vorrei fosse fatto a questi luoghi, è quello di vederli valorizzati per ciò che realmente valgono. Vedere sempre più gente EDUCATA ALLA MONTAGNA percorrerne i sentieri in armonia con essi e smetterla con gli scempi e le opere che portano profitto a pochi e la rovina ai valligiani e alle valli.
Questo è il mio pensiero e il pensiero di tanta gente vicina e lontana che ama questi posti.
Un grazie a tutto il gruppo per un altro anno ricco di bei momenti tra queste cime…esse ci hanno visti, ci hanno sentiti, ci hanno vissuti e ci hanno voluto bene. Ci hanno trasmesso emozioni che vanno oltre il sentimento e con le hanno condivise. Ci hanno divertito e fatto faticare, ci hanno fatto stancare e allo stesso tempo rilassare. Ci hanno innalzato un po’ spiritualmente dalla piatta e frenetica esistenza “moderna”, hanno tirato fuori a tratti il meglio e il peggio di noi permettendo così di conoscerci capirci ed apprezzarci meglio tra di noi e in noi stessi.
Ci hanno fatto VIVERE!
 
Un caloroso abbraccio e augurio di buon anno a tutti i “Dai che Spiana”
Efrem