DAICHESPIANA
  RESOCONTO GITA A CRAVA MOROZZO - 15 NOVEMBRE 2009 -
 
OASI DI CRAVA MOROZZO E SITO ARCHEOLOGICO DI AUGUSTA BAGIENNORUM
 
Domenica lontana dai monti e dalle valli per i “DAICHESPIANA”.

Approfittando del periodo favorevole per l’osservazione dell’avifauna migratoria e stanziale ci troviamo al casello autostradale di Carrù per dirigerci alla splendida zona umida sita tra Crava e Morozzo tra gli abitati, i coltivi e il fiume Pesio.

La zona è caratterizzata dai 2 laghi principali costruiti artificialmente per la produzione di energia idroelettrica (impianto ancora in funzione) negli anni ’20 e ormai perfettamente integrati con l’ambiente circostanti.

L’altezza dei corsi d’acqua e degli specchi varia da 50 cm a 3 mt ricreando così svariati habitat e offrendo ospitalità a centinaia di specie di uccelli e pesci oltre che a organismi più piccoli ma non per questo meno importanti.

Anche il bosco riveste una grande importanza, sia quello sul greto del fiume che la piccola porzione di foresta planiziale ancora presente al di fuori dei coltivi e al limitare dei canneti.

Qui ci si può immaginare realmente come poteva essere gran parte della pianura padana all’incirca 1000 anni fa.
 
Parlando di resti antichi corriamo in tempi ancor più remoti e ritroviamo nella marna lungo le lame del Pesio affascinanti resti di conchiglie marine perfettamente conservati.
Camminando per l’oasi e fermandoci ad osservare con cautela dai vari osservatori disposti lungo il percorso abbiamo visto aironi cenerini, aironi bianchi, germani reali, morette, gallinelle d’acqua, cormorani e altra avifauna minore oltre che delle stupende carpe all’osservatorio subacqueo.
Finita la visita all’oasi ci spostiamo a Benevagienna in frazione Podio per consumare il pranzo al ristorante “del Poè” il trattamento, la cucina e il prezzo sono stati stupendi e il morale alle stelle.
Al pomeriggio ancora una passeggiata sul sentiero archeologico in frazione Roncaglia tra i resti dell’antica città romana Augusta Bagiennorum, luogo pregno di una forte spiritualità ed energia oltre che dallo sterile (seppur importante) valore storico.
Una gita bella e tranquilla che ha permesso anche ai camminatori meno “feroci” di godere di una giornata tra natura e cultura accompagnata dai sapori della tradizione cuneese una terra a mio modo di vedere troppo poco valorizzata e proposta.

In accordo con Mirko, vista l’ottima riuscita dell’escursione, alternerò più sovente gite su questo profilo con le scarpinate in montagna in modo di accontentare un po’ tutti.
Un caloroso saluto
Efrem