DAICHESPIANA
  DA DEVERSI A PRATOROTONDO
 

Domenica 8/2/2009


Ciaspolata da Deversi a Pratorotondo

Questa è stata speciale e sembra ormai retorica dire che ogni volta riusciamo a trovarci in un posto più bello degli altri, ma per il mio sentire e di altri partecipanti è stato effettivamente così.

Efrem ha stabilito il percorso, Mery ha fatto da collegamento e, presi pane e focaccia a Pieve, siamo saliti in quattordici fino alla chiesa di Deversi, frazione sopra Garessio – alcuni tratti ancora con neve, occhio a chi volesse rifarla.

Il tracciato, in salita morbida ma costante e senza strappi, ci ha portati in circa due ore, dopo sosta idrica femminile collettiva – ma perché le donne la fanno in compagnia? – e piccolo spuntino, al panettone di Pratorotondo, già visitato ma sempre magnifico palcoscenico.

Buona parte della salita ci ha permesso di passare in un fitto bosco che la recentissima nevicata aveva trasformato in un ambiente silenzioso e magico: alcuni di noi si sono attardati a cogliere questa meraviglia, tanto da renderci conto che abbiamo fermato i nostri passi per metterci a mordere il pasto verso le due e mezza.

Se qualcuno vuol prendere nota fornitevi di un cuscino gonfiabile: vi farà sedere sul morbido e vi eviterà di ghiacciarvi il fondoschiena durante la sosta pranzo.

Il ritorno è stato un continuo riempirsi di neve per le cadute durante i divertenti traversi in sicurezza e per la voglia di ritornare bambini e sparare palle agli altri.

Arrivati in fondo ci siamo resi conto di alcune cose:

-      quando si va a fare pipì se ci togliamo dal collo qualcosa, a meno che sia una corda con nodo scorsoio, è meglio rimettersela;

-       la qualità delle persone la puoi valutare bene nei momenti difficili (sono certo che se non fosse stato tardi Efrem sarebbe andato a recuperare quanto dimenticato facendosi un’ulteriore passeggiata di più di un’ora e mezza)

-       ieri mancava una persona ma sicuramente era con noi.

Oltre a questo, la doverosa gratitudine a quanti hanno partecipato e resa possibile una domenica spettacolare e, in particolare, a Mirko, la cui forzata assenza è stata motivo di un minuto di riflessione per tutti.

Ciao Dino