DALLA TERZA AL DON BARBERA 2 AGOSTO 2014
A cura di Gianni Peirano
Seconda tappa della nostra impresa, la nottata è stata più impegnativa
del previsto; abbiamo dormito poco o niente: sarà il concerto solito,
sarà il cemento sotto i nostri materassini poco spessi, sarà il vino,
sarà... se non altro, chi è costretto ad uscire all'aperto si può godere
la splendida serenata, vedere il temporale lontano, sul mare, ammirare
una isolata stella cadente (sarà quella buona???).
Quasi siamo sollevati alla partenza, dopo una buona colazione: sappiamo
che vivremo una giornata indimenticabile, sempre sui crinali, con viste
da urlo, anche se il mare di nebbia che per ora sta sotto di noi non
vuole abbandonarci.
Aggiriamo il Saccarello e riusciamo ad avere qualche squarcio di
panorama su Monesi di qua e Realdo e Verdeggia di là, ma continuiamo a
camminare sulle nuvole. Al passo del Tanarello ci raggiungono i
rifornimenti per il pranzo che consumeremo alla Colla Rossa e che
vengono caricati sui basti, purtroppo instabili, dei poveri asinelli: li
compatiamo un po', spesso ci rallentano, ma anche loro devono
guadagnarsi la pagnotta!
Il percorso continua, poco impegnativo come dislivello, ma molto
lungo...; intuiamo, più che vederli, panorami superbi, ma c'è ancora
qualche rododendro fiorito e ancora bellissimi fiori di mille colori e
varietà; passiamo sotto Cima Missun e poi il Bertrand e il Pertega (a
ben pensarci potremmo definire questo trekking come il Seven Bypass, nel
senso che noi alle cime giriamo intorno, dove sta scritto che bisogna
sempre arrivare in vetta???).
Dalle Selle Vecchie in poi ci sentiamo quasi a casa, avvistiamo il Don
Barbera, sarà ancora una bella serata di cibo abbondante e grappa al
pino mugo, l'umore migliora subito, anche se alle dieci e mezza siamo
già tutti a nanna, però che meraviglia quei materassi alti un palmo!!!
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