RESOCONTO SABATO 17 MAGGIO 2014
Quando sabato mattina è suonata la sveglia, devo dire che non ero proprio
tranquilla al pensiero del week end che mi aspettava, più che altro perché
finora le mie camminate si erano limitate solo alla domenica e temevo di non
essere abbastanza allenata per affrontare due intere giornate di trekking.
Al nostro appuntamento alla Madonna del Lago è stato bello ritrovare visi
amici e scoprire che il nostro era un gruppo piccolo ma ben assortito.
Si è unita a noi anche Marina, la ”boss” del rifugio, che ci ha riempito la
giornata con la sua esplosiva simpatia.
La passeggiata è stata piacevole, se si esclude una “lievissima” salita che ha
messo a dura prova fiato e gambe. Sarebbe interessante anche raccontare come a
volte certi ginepri possano essere scambiati per pini…ma questa è un’altra
storia.
Raggiunta la vetta del Monte Dubasso (che però era alto!!) e consumato il
pranzo riprendiamo la via del ritorno verso il lago.
Particolarmente suggestiva, almeno per quanto mi riguarda, è stata la sosta al
luogo dove fu ucciso Felice Cascione e dove ora sorge un cippo commemorativo:
commoventi i racconti di Ivano su un pezzo della nostra storia locale che io
personalmente conoscevo poco.
Giunti alla Madonna del Lago abbiamo salutato Rosangela e Tiziana che a
malincuore dovevano rientrare. Per noi invece il pomeriggio era appena
iniziato: ci aspettava il rifugio Pian dell’Arma, più accogliente che mai, con
Marina tornata sul ponte di comando.
Dopo una doccia che ha rigenerato il corpo e una merenda che ha riscaldato
cuore e stomaco, abbiamo trascorso il tempo che ci separava dall’ora di cena
nei modi più disparati: chi chiacchierava, chi giocava a bocce, chi si è
sfidato in un’agguerrita partita a carte, il tutto naturalmente allietato dal
nostro Presidente che ci faceva ascoltare le sue compilation…come potrei
definirle… dirompenti !
Per cena Marina ci ha preparato un menù di tutto rispetto: salumi, frittelle,
polenta, cinghiale, daino, dessert piemontese. Una serata all’insegna delle
risate e dell’allegria che avremmo forse voluto far durare ancora, peccato che
la stanchezza della giornata si sia a poco a poco fatta sentire.
Comparvero i primi sbadigli, gli occhi iniziarono a spegnersi fino a che tutti
i guerrieri crollarono dal sonno.
E nelle due camerate regnò il silenzio, interrotto solo da qualche esploratore
notturno che inciampava incautamente in un ostacolo e subito dopo lo
malediceva!
Ma alle prime luci dell’alba...
P.S. Passo il testimone a chi concluderà il resoconto, ci tenevo solo a dire
che tutte le mie paure della vigilia sono scomparse in poche ore. Il fisico ha
retto, i polmoni si sono ossigenati ma soprattutto il cuore si è riempito di
emozioni, volti e altri cuori che difficilmente potrò dimenticare.
Un grazie a tutti i miei compagni di viaggio per quello che ognuno di loro mi
ha dato.
E ancora una volta grazie Daichespiana!
Gabriella Negro
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