DOMENICA 18 MAGGIO 2014 - MONTE ARMETTA -
Dopo la bella serata trascorsa al rifugio di Marina diamo fondo
alle nostre ultime energie per raggiungere le stanze e piombare in catalessi
fino al mattino seguente. Il tranquillo risveglio e l'aria frizzantina mi
mettono subito di buon umore,un po' alla volta facciamo tutti capolino in
cortile,due chiacchiere e la colazione è pronta. Manco a dirlo i DCS si
trasformano in cavallette divorando ogni ben di Dio presente in tavola e verso
la nove si parte per la "variante dell'Armetta".E' la terza volta che salgo
sull'Armetta e non ho mai percorso la stessa strada!!!
Il cielo è terso con qualche nuvoletta qua e là,sono sereno,la mente sgombra
da ogni pensiero,è meraviglioso essere qui con i DCS.....ora,mentre ci
avviciniamo ad un Colle,inizia a salire la nebbia,il sentiero si inerpica,
ancora uno strappo e...un panorama superbo si apre ai nostri occhi,laggiù sotto
il fondovalle, dove riconosco Ormea con le sue innumerevoli frazioncine e il
Tanaro; di fronte bellissime montagne(di cui non conosco il nome) che di tanto
in tanto si mostrano in tutto il loro splendore uscendo dalla nebbia come a
dirci "ehi noi siamo qui da millenni!"
La discesa si snoda in un tripudio di prati fioriti che riempiono
gli occhi e il cuore di gioia,la natura si è risvegliata! Giunti alla Colla Bassa
ci addentriamo in un bosco di conifere,teatro, poco più di un anno prima,di
un'epica escursione in mezzo alla neve......so che il rifugio non è lontano ma
non voglio che la magia del momento svanisca e allora....eccomi esaudito! Si
organizza una sontuosa merenda,dalle auto spuntano fuori infinite cibarie
(saranno le auto di Eta Beta?!?) e la chitarra del nostro menestrello....
Una volta colmate le voragini intestinali di tutti, il menestrello
ci fa commuovere con il nuovo inno DCS e le migliori canzoni del suo repertorio,
coadiuvato da una sorprendente chitarrista. Non ci sono più scuse,bisogna
proprio tornare a casa ma un weekend così mi ha VERAMENTE allungato la vita.
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