DAICHESPIANA
  ALLAVENA RESOCONTO
 
Qui comincia l'avventura... di questi due giorni parecchio anomali: siamo otto in partenza da Imperia alle  9 e mezza, due salgono da Rezzo, altri due ci raggiungeranno nel pomeriggio e gli ultimi due temerari arriveranno domani mattina.
Il lungo trasferimento ci fa arrivare al rifugio Allavena ancora in tempo per la tranquilla sgambata nei dintorni, prevista per oggi; partiamo sulla pista da sci di fondo che in due orette dovrebbe riportarci, con un percorso ad anello,  al punto di partenza. Il tempo si sta rannuvolando, noi ciacoliamo e andiamo in scioltezza fino a quando, mezz'ora, quaranta minuti dopo, avvistiamo una costruzione molto simile al rifugio... il colore è identico... vuoi vedere che... siamo già arrivati sull'altro lato dell'Allavena! E' un po' poco anche per noi, ci coglie un filo di vergogna, non ci facciamo vedere e proseguiamo in discesa verso il lago di Tenarda: vediamo la diga, mangiamo qualcosa e ripartiamo... qualche goccetta, non sembrava dovesse piovere, verso nord si sta aprendo... Invece facciamo appena in tempo ad arrivare al rifugio che si scatena una solenne grandinata, sembra neve, poi smette, ma poi riprende la neve vera... eppure le previsioni non lo dicevano!!!
Per ora non ci preoccupiamo, intavoliamo una serie di partite a UNO che animerà la sala fino a cena!
Ma il maltempo continua, verso sera inizia anche un ventaccio che si farà sentire per buona parte della nottata; alla mattina constatiamo piacevolmente che il fantasma dei rifugi non si è manifestato, anche se c'è chi lo ha sostituito più che degnamente (sgrunt!!!).
Fuori la strada è ben ghiacciata, riusciremo a ritornare a valle o dovremo fermarci qui per giorni??? Anche i sentieri sono molto scivolosi (e qualcuno se ne accorge subito!), dobbiamo rivedere i programmi ed effettuare l'escursione sulla sterrata, rinunciando al giro previsto; il tempo è adesso splendido, il sole riuscirà a sciogliere il ghiaccio sulla strada? Intanto noi ci godiamo un panorama superbo: i monti del nostro estremo ponente, il mare luccicante e laggiù le Apuane imbiancate, l'Elba e, forse, la Corsica!
Anche oggi abbiamo qualche incertezza sul percorso, siamo un po' preoccupati per il rientro in auto, ci giriamo indietro quando eravamo a poche centinaia di metri dalla cima del Pietravecchia (vabbè, sarà per un'altra volta).
Dopo la sosta di prammatica al bar di Molini di Triora, il viaggio di ritorno ci regala ancora delle emozioni: a Taggia ricomincia a piovigginare, anzi sembrano proprio fiocchi di neve, mentre ampi sprazzi di sole illuminano suggestivamente Castellaro ed un nitido arcobaleno, verso il mare ci accompagnerà fino ad Imperia.
Ma che meraviglia, essere DAICHESPIANA!!!

GIANNI PEIRANO