DAICHESPIANA
  NOLI VARIGOTTI 2016
 


DOMENICA 18 DICEMBRE 2016

NOLI-VARIGOTTI

TERMINATO IL TREKKING E LA VISITA A PUNTA CRENA, TORNEREMO A NOLI IN PULLMAN


DISLIVELLO MT 300



CAPOGITA - GIANNI PEIRANO (se libero da impegni) - MIRKO ODDO

RITROVO ORE 08.00 PRESSO IL PARCHEGGIO AL TERMINE DELLO SVINCOLO AUTOSTRADALE DI IMPERIA EST



ADESIONI E ALTRE INFORMAZIONI TRA CUI EVENTUALI ALTRI RITROVI,

MIRKO 

334 3039394


6 MARZO 2016


Il panoramico itinerario, d’interesse naturalistico, storico e archeologico, 
parte da Noli nei pressi del Collegio e della Chiesa di San Francesco. 
L’avvio del sentiero, una stradina a sinistra, è segnalato dalle 
paline della Passeggiata Dantesca.
Superato un gruppo di case, percorriamo un vicolo e,
risalita una scalinata cementata, imbocchiamo la strada sterrata
che attraversa i primi uliveti. In circa 20 minuti si raggiungono
i ruderi del Lazzareto, appena sotto i resti della chiesa dedicata 
a San Lazzaro la cui data di costruzione è incerta. Colpisce 
per le ridotte dimensioni, inizialmente costituita da un’aula
unica con abside a ferro di cavallo, fu ampliata con un
piccolo vano laterale. Il Lazzareto fu costruito intorno al 1250, 
per i naviganti nolesi che, dai viaggi per mare, ritornavano malati 
e talvolta bisognosi d’isolamento.
Abbandonati ruderi del Lazzareto, si prosegue nella 
macchia mediterranea, per raggiungere la Chiesa di Santa Giulia 
e Santa Margherita. Prima bombardato e poi incendiato dai
tedeschi nei giorni della Liberazione, del sito originario
restano gli absidi in stile romanico. I particolari bacini
murati ricordano, la Chiesa di San Paragorio in Noli. 
Dal Lazzareto, in breve, camminando tra i lecci, 
raggiungiamo l’estrema propaggine del Capo di Noli, 
dove il capitano Enrico d’Albertis fece costruire alla fine 
del 1800 il proprio Eremo in stile coloniale e simile alla cabina 
di una nave e che fu la sua residenza prediletta.
Riprendiamo a salire fino a raggiungere una palina
a sinistra che ci segnala il bivio per l'Antro dei Falsari.
La tradizione nolese narra che la Grotta o Antro dei
Falsari avesse accolto un gruppo di contrabbandieri che 
nascondevano qui le loro merci. Da questo punto c’è un “buco” 
con vista sul mare di Noli.
Terminata la visita all’Antro dei Falsari,
ritorniamo sul sentiero e dopo poco si raggiunge a sommità 
del Monte di Capo Noli dove sorge la Caserma dei Carabinieri, e dove un
tempo si trovava l’ufficio del telegrafo a segnali
di epoca napoleonica. Da questo punto si gode di uno spettacolare panorama che 
va dal Monte di Portofino a Capo Mele. D’inverno 
nelle giornate più limpide è possibile scorgere la costa corsa. 

Da qui si inizia
la discesa che ci porterà a Varigotti. Sul percorso troveremo
la "Torre delle Streghe”. Le leggende raccontano che la costruzione
fosse stata eretta da Noli per difendersi dalle incessanti
scorribande femminili (“streghe”, “basure”) di Varigotti.
Prima di arrivare a Varigotti, incontriamo un curioso,
coloratissimo luogo, chiamato Mausoleo Cerisola, realizzato 
da Giuseppe Cerisola, detto Carnera per l’aspetto fisico
e l’Australiano per gli anni trascorsi in Australia, prima come
prigioniero degli inglesi durante la seconda guerra mondiale 
e poi come lavorante nelle fattorie. Ritornò a Varigotti negli 
anni Settanta e ottimo nuotatore, salvò nel 1976 dall’annegamento 
una persona. A ricordo dell’evento realizzò, accanto all’orto che coltivava, 
un muro con salvagente e immagini marinare, piastrelle di terracotta e bacheche.

Prima di entrare in Varigotti troviamo
ancora un bivio che
ci porta alla chiesa medievale di San Lorenzo, 
situata
su uno sperone roccioso sovrastante la Baia 
dei Saraceni
dove si trovava l’antico porto di Finale, interrato nel 1341 dai genovesi. 
Da qui in poco si raggiunge Varigotti.