DAICHESPIANA
  ANTOROTO 2016 - IL RESOCONTO
 

Gita Antoroto
Resoconto

Tredici I dcs pronti per questa gita sul Monte Antoroto mt 2144.

Lasciamo le auto nel piccolo parcheggio di Valdinferno, piccola  frazione di Garessio che si raggiunge tramite una stretta strada asfaltata che negli anni 60 era sterrata.

L' antica chiesa di San Lodovico, edificata nel XIX secolo, situata davanti al parcheggio e' consacrata e aperta al pubblico solo nel periodo estivo.

Subito prima della chiesa è edificato un grande palazzo che subito dopo la seconda guerra mondiale venne adibito ad albergo(si chiamava "Albergo-Ristorante LA BUONA SOSTA") ma purtroppo non ebbe grande successo; e negli anni '80 venne definitivamente chiuso e abbandonato. Recentemente è stato acquistato e trasformato in modesti alloggi per le vacanze estive ma alcuni di questi sono tuttora invenduti.

Si narra che il nome Valle di Inferno gli sia stato attribuito da Napoleone Bonaparte il quale avendo dovuto attraversare la valle in direzione della Francia in pieno inverno l'abbia appunto nominata Valle di Inferno a causa dell molte difficoltà dovute alle abbondanti nevicate e ripide montagne.

Valdinferno nella stagione estiva è abbastanza popolata soprattutto da liguri che hanno in questa piccola frazione la seconda casa, mentre d'inverno è completamente disabitata anche se fino al 2008 ci abitava tutto l'anno un eremita reduce della guerra di Russia, Armando Sereno(1921-2009), conosciuto in tutta la valle.

La nostra camminata inizia proprio dalla chiesa, sappiamo che si tratta di una gita Impegnativa ma sappiamo anche che  ce la faremo.

Giornata discreta, non fa caldissimo, anzi quando raggiungiamo Colla Bassa mt 1846, 
che collega la Val Tanaro con la Val Casotto, fa persino freddino e visto alcuni dcs erano li' gia' da un po' decido di dir loro di cominciare a salire verso la vetta mentre gli altri fanno una breve pausa.
Del resto ne avevamo gia' parlato, in passato, in determinate situazioni il gruppo si e' diviso, le ragioni le abbiamo spiegate, ognuno in salita deve fare il proprio passo, poi ci si ritrova in vetta, al Rifugio etc. , felici di esserci riusciti, chi velocemente, chi piu' lentamente.

Chi ci frequenta da anni sa benissimo che non e' la prima e non sara' l'ultima volta che succede.

Qui pero' faccio ammenda nel senso che non mi ricordavo bene il sentiero per la vetta e ci siamo ritrovati, noi del gruppo dei....lenti lungo la diretta, un percorso impegnativo ma all'arrivo, mt 2144 eravamo tutti orgogliosi di esserci riusciti.
Cio' non toglie che un vero Capogita dovrebbe conoscere alla perfezione I percorsi.
Mi sono gia' scusato con I dcs coinvolti.
Ritorno, dopo  il pranzo e le foto. per il sentiero meno difficile e finale in gelateria ad Ormea dove forse nessuno se ne e' accorto ma io ero un po' giu' di corda a causa della mia superficialità.

Mirko