DAICHESPIANA
  GALERO 30 04 17
 

Monte Galero il 30 aprile 2017

Alle 10 siamo tutti a Colle San Bernardo per iniziare la salita sul Monte Galero .

L'albergo che stava sul posto è chiuso e abbandonato come le qualque case attorno perchè qualque brutte pale a vento altissime che girano rumorosamento hanno fatto scapare turisti e abitanti. Siamo in venti più il cane di Patrizia, Pedro.

Comminciamo a salire dietro a Giampiero, capo guida, su una strada sterrata che dopo un po si trasforma e diventa un sentiero che sale sempre, pero con una pendenza ragionevole. A un momento parliamo con due camminatori che stanno scendendo e ci avvisano che a un bivio, un sentiero parte sulla destra, terribile, molto ripido e un altro parte verso la sinistra, piu tranquillo, anche se un po più lungo.

Arrivati a quel bivio, aspettiamo tutti e prendiamo la decisione di prendere il sentiero di sinistra.

Alle 12 45 siamo arrivati su. Si vedono montagne attorno, giù c'è Albenga al sud, Garessio e tutta la valle del fiume Tanaro al Nord. Per terra, meno spettacolare, c'è un mozzicone di sigaretta e mi dispiacce che un camminatore faccia questo sbaglio di buttare i suoi mozziconi nella natura, invece de portarseli indietro.

Mangiamo, affamati dalla salita. Mirko e qualque DSP si sono fermati prima e sono tornati indietro, magari per il freddo. E vero che è stata dura la salita e lunga. Sarebbe il caso di cambiare nome, non siamo non più Daichespiana ma piuttosto Gambediferro. Abbiamo attraversato bellissimi boschi, e Pedro si è divertito a correre lungo i precipizi, spaventadoci. Lui non soffre di vertigini, ma noi guardandolo, si.

Comminciamo la discesa e quando siamo in mezzo a un bosco, su un sentiero ricoperto di foglie morte che nascondono pietre scivolose, Luciano davanti a me cade e si fa male a una caviglia. Pensiamo a Mirko e a tutte le medicine che prende con se. C'è la farebbe a tornare su per soccorrere Luciano ? Per fortuna per lui, arriva Giorgio con una medicina miracola : Luciano apre la bocca, Giorgio gli mette due pillole omeopatiche di arnica sulla lingua e Luciano velocemente è sollevato dal dolore e riprende a camminare.

Finalmente dopo 800 metri di dislivello e 16 kilometri, siamo di ritorno Colle San Bernardo. Che triste : sulla nostra destra hanno tagliato tanti magnifici abete. Sulla sinistra, ci sono ancora e formano una bellissima foresta scura, altissima e misteriosa.

Andiamo a Garessio in un bar adorabile, proprio di fronte al ponte che era stato distrutto dal fiume Tanaro a Dicembre 2016 e che ora e stato ricostruito. Poi ci lasciamo e torniamo a casa dopo una bella giornata, sperando di vedere presto Luciano con la caviglia guarita.

Patricia