DAICHESPIANA
  una risata al giorno
 






 
Qual e' la via piu' breve per giungere al cuore di un uomo? Attraverso le coste, con un coltello appuntito.

 



A CAGADDA - DIALETTO ONEGLIESE



GILBERTO GOVI - GASSETTA E PUMELLO



RAPINA IN BANCA A GENOVA










 

 




 








Un campagnolo è in treno, pallido, tremante e con l'aria agitata. Un giovanotto, nello scompartimento, gli chiede il motivo di quest'ansia. 
- Eh, devo andare a lavorare a Milano, e ho una paura boia! Delinquenti, droga, sparatorie e tutte quelle cose lì! 
- Tutte storie! - risponde il giovanotto - Io sto a Milano da quando sono nato, ci lavoro da sempre e non ho mai avuto problemi! 
E il campagnolo: 
- Oh, che notizia confortante! Ma lei che lavoro fa a Milano? 
- Mitragliere di coda sul furgone blindato di un panettiere...



Alla frase fatta - non c'e' piu' Religione - qualcuno ha risposto 
- bene, vuol dire che usciremo un'ora prima -

 





 


Vocabolario per sole persone colte:

ABBECEDARIO: espressione di sollievo di chi s'è accorto che c'è anche Dario

ADDENDO: urlo della folla quando a Nairobi stai per pestare una merda

ALLUCINAZIONE: violento colpo inferto col ditone del piede

APPENDICITE: attaccapanni per scimmie

ASSILLO: scuola materna sarda

BALESTRA: sala ginnica per gente di colore

BASILICA: chiesa aromatica

BIGODINO: doppio orgasmo piccolino

CACHI: domanda che rivolgi ad uno chinato dietro un cespuglio

CALABRONE: grosso abitante di Cosenza

CALAMARI: molluschi responsabili della bassa marea

CERBOTTANA: cervo femmina di facili costumi

CERVINO: domanda dei clienti all'oste romano

COREOGRAFO: studioso delle mappe della Corea

CULMINARE: fare uso di supposte esplosive

DOPING: pratica anglosassone di rimandare a più tardi

ELETTROPOMPA: novità bolognese a luci rosse

EQUIDISTANTI: cavalli in lontananza

EQUINOZIO: cavallo che non lavora

FAHRENHEIT: tirar tardi la notte

FANTASMA: malattia dell'apparato respiratorio che colpisce i consumatori di aranciata

FOCACCIA: foca estremamente selvaggia

FONETICA: disciplina che regola il comportamento degli asciugacapelli

GESTAZIONE: gravidanza di moglie di ferroviere

GIULIVA: slogan di chi è vessato dall'Imposta sul Valore Aggiunto

INTERPRETATO: posto tra due preti

LATITANTI: poligoni con moltissime facce

MASCHILISTA: elenco di persone di sesso maschile

MELODIA: preghiera di una vergine

NEOLAUREATO: punto nero della pelle che ha fatto l'università

PARTITI: movimenti politici che nonostante il nome sono ancora qui

PRETERINTENZIONALE: un prete che lo fa apposta

PREVENIRE: soffrire di eiaculazione precoce

RADIARE: colpire violentemente usando una radio

RAZZISTA: fabbricante di missili

REDUCE: sovrano con tendenze di estrema destra

RUBINETTO: gemma preziosa di piccole dimensioni

SCIMUNITO: attrezzato per gli sport invernali

SCORFANO: pesce che ha perduto i genitori.



FONOGRAMMA DA:
Ministero Interno Servizio Protezione Civile AT:
Compagnia Carabinieri ENNA 1. URGONO NOTIZIE PRESUNTO SISMA SOSPETTO EPICENTRO VOSTRA ZONA - STOP 2. CALCOLARE DANNI PROVOCATI MOVIMENTO TELLURICO ET CONTROLLARE SCALA MERCALLI - STOP 3. RISPONDERE STESSO MEZZO RIPORTANDO GRADI ESATTI - STOP Risposta:
FONOGRAMMA DA:
Compagnia Carabinieri ENNA AT:
Ministero Interno Servizio Protezione Civile 1. Identificato finalmente presunto SISMA, trattasi di tale SISMA GIUSEPPE fu GAETANO - STOP 2. Per quanto riguarda EPI CENTRO non risulta nel nostro centro anagrafico né in quello dei comuni vicini; può trattarsi per vostro errore di battitura fonogramma di BEPI CENTRO, figlio del nostro caro concittadino PASQUALE CENTRO, maestro elementare - STOP 3. Movimento tellurico non habet provocato nessun danno perché questa locale caserma tiene sotto controllo tutti i movimenti:
politici, sindacali et religiosi - STOP 4. Il sig. MERCALLI non habet controllato scala; est caduto et si est rotto gamba sinistra - STOP 5. Per noi Carabinieri i gradi sono sempre gli stessi di prima:
io sono Appuntato et mio collega est Carabiniere semplice - STOP P.S.:
Ci scusiamo per non aver risposto prima ma qui c'è stato un terremoto terrificante - STOP





Firenze: meeting di donne femministe. Sale sul palco una donna e dice: - Buongiorno a tutte, sono Luisa, vengo da Milano e voglio raccontarvi cosa ho fatto qualche giorno fa. Sono arrivata a casa è ho detto a mio marito: basta da oggi in poi non faccio più nulla, non stiro non lavo non cucino io non sono la tua serva. Il giorno dopo arrivo a casa e non vedo niente,il secondo giorno non vedo niente il terzo giorno vedo tutto pulito, ordinato, stirato, lavato. Le altre femministe che ascoltavano esultano dicendo: - Bravaaa è cosìì che si faaa. Sale sul paco un'altra donna e dice: - Buongiorno a tutte sono Elena vengo da Bologna e volevo dirvi che anche a me è successa la stessa cosa, anch'io ho detto a mio marito che non avrei fatto più nulla. Il giorno seguente non vedo nulla, il secondo giorno ancora nulla il terzo giorno sono rimasta senza parole... tutto pulito, lucido ordinato, lavato, stirato uno spettacolo. Ed anche lì tutte le donne femministe che ascoltavano esultano dicendo: - Bravaaa è cosìì che si faa. Infine sale sul palco un'altra donna e dice: - Buongionno a tutte sono Cammela è vengo da Paliemmo e volevo dirvi che anche a mia è successa la stessa cosa. Un giorno dissi a mio marito: basta, mi sono rotta la minchia di farti da serba di ora innanzi nun fazzo chiù nnenti. Il gionno dopo non vedo niente, il secondo gionno non vedo niente, il terzo giorno.....finalmente comincio a vederci da un occhio...
 


Come abbiamo fatto a sopravvivere noi bambini degli anni '50-'60

1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…

2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale...

3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.

4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali , nei bagni , alle porte alle prese elettriche.

5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.

6.- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…

7.- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci.

8.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).

9.- Ci tagliavamo ci rompevamo un osso perdevamo un dente e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.

10.- Mangiavamo biscotti , pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, senza palestra, ma sempre in giro a giocare…

11.- Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.

12.- Non avevamo Playstation, Nintendo, X box, Videogiochi , televisione via cavo con 500 canali, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet… Avevamo solo tanti AMICI

13.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello semplicemente per vedere se lui era lì e poteva uscire.

14.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto?
Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non subivano un trauma.

15.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno, perché gli insegnanti avevano ragione.

16.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.
La grande domanda allora è questa:

Come abbiamo fatto a sopravvivere? A crescere e diventare grandi?

 

Siamo nel Golfo di Trieste. 

L'addetto radar avverte il comandante della portaerei americana Roosevelt che sul monitor appare un puntino che si trova dritto sulla loro rotta. Il comandante non perde un attimo di tempo e si mette alla radio: 
- "Qui Il comandante John Lewis della portaerei americana Roosevelt, ammiraglia della marina militare statunitense, spostatevi o saremo costretti a speronarvi!". 

Dall'altra parte risponde una vocetta stridula e chiaramente alticcia: 
- "Buonasera, qui Gelindo Dal Bon di Trieste, spostateve voi!". 

Il comandante va letteralmente in bestia e replica: 
- "Non so se lei ha capito, tra qualche minuto speroneremo! Qui è il comandante John Lewis della portaerei americana Roosevelt!". 

Di là si sente: 
- "Ho detto buonasera, qui è sempre Gelindo Dal Bon di Trieste. Spostateve voi ostrega!". 

Mancano pochi secondi all'impatto e il comandante è sempre più furente: 
- "Qui parla John Lewis, comandante della portaerei Roosevelt, avente una stazza di 5000 tonnellate, spostatevi o tra trenta secondi vi speroniamo!!!". 

- E la solita vocetta: "Qui sempre Gelindo Dal Bon di Trieste, guardiano del Faro, cavoli vostri!".



Ero seduto con mia moglie ad un tavolo durante il raduno annuale dei veterani del mio Corso...
Continuavo a guardare una donna chiaramente ubriaca mentre, seduta da sola al tavolo vicino, dondolava il suo bicchiere con lo sguardo perso nel vuoto...
Mia moglie mi chiese: "la conosci?"
"Si!" - sospirai - "E' la mia ex ragazza. Ho sentito in giro che ha cominciato a bere non appena l'ho lasciata, e da allora non l'hanno praticamente più vista sobria..."
"Mio Dio" - esclamò mia moglie - "chi avrebbe mai detto che una persona potesse andare avanti a festeggiare così a lungo...?!?!?!

 


Un vecchietto di oltre novant'anni viene presentato al congresso della Lega Antialcoolica, e gli viene chiesto:
- Lei ha mai bevuto?
- Mai toccato un goccio d'alcool in vita mia! - risponde il vechietto.
- Ecco spiegata la sua longevità! - esclama il Segretario della Lega Antialcoolica.
- E ci dica, - gli domanda ancora il Segretario - come va la salute?
- Va benissimo!
- E la vita? Le sue giornate sono tranquille e felici?
- Tranquille proprio non direi - fa il vecchietto - perché ogni notte ritorna a casa mio padre ciucco come una spugna, e mi sveglia sempre con il baccano che combina!!
!

 

Un uomo e una donna si scontrano in un incidente automobilistico. Le due auto sono distrutte, anche se nessuno dei due è ferito. Riescono a strisciare fuori dalle macchine sfasciate e la donna dice all'uomo: 
- Non riesco a crederci: tu sei un uomo ... io una donna. E ora guarda le nostre macchine: sono completamente distrutte eppure noi siamo illesi. Questo è un segno: il destino ha voluto che ci incontrassimo e che diventassimo amici e che vivessimo insieme in pace per il resto dei nostri giorni! 
E lui: 
- Sono d'accordo: deve essere un segno del cielo! 
La donna prosegue: 
- E guarda quest'altro miracolo... la mia macchina è interamente distrutta, ma la bottiglia di champagne che avevo dentro non si è rotta. Di certo il destino voleva che noi brindassimo per celebrare il nostro fortunato incontro... 
La donna gli passa la bottiglia, lui la apre, se ne beve praticamente metà. Poi la passa a lei... ma la donna richiude la bottiglia senza berne neppure una goccia. 
L'uomo le chiede: 
- Tu non bevi??? 
E lei risponde: 
- No... io aspetto che arrivi la polizia stradale... 



 Cinque cannibali vengono assunti come impiegati in una banca. Durante la presentazione, il Direttore Generale dice: 
- Adesso siete parte del gruppo. Qui si guadagna bene, e se avete fame potete andare alla mensa aziendale. Quindi non date noia agli altri impiegati! 
I cannibali promettono di non disturbare gli altri. Quattro settimane dopo il D.G. torna e dice: 
- State tutti lavorando bene, e sono molto soddisfatto di voi. Però da ieri sembra scomparsa una delle ragazze delle pulizie e gli uffici sono tutti sporchi. Qualcuno di voi sa cosa è successo? 
I cannibali dichiarano di non sapere niente della ragazza. Dopo che il direttore è uscito, il capo dei cannibali dice agli altri: 
- Chi di voi idioti ha mangiato la ragazza? 
Uno alza esitante la mano, ed il capo dei cannibali dice: 
- Imbecille! Per quattro settimane abbiamo mangiato Responsabili Marketing, Capi Area, Dirigenti, Area Manager e Product Manager, in modo che nessuno si accorgesse di niente, e tu dovevi mangiarti proprio la ragazza delle pulizie?!?




TIPICA ACCCOGLIENZA LIGURE 2





Un balbuziente riesce a parlare senza balbettare solo se canta. Così un giorno, lavorando in una fabbrica, scoppia un incendio e l’uomo chiama i pompieri: “pompieri, pompieri… la f-f-f-f-f…” e non riesce a continuare. Così il pompiere risponde: “ma non dica fesserie! Arrivederci!” e attacca.

Dopo alcuni giorni, poichè la fabbrica lavorava materiali facilmente infiammabili, la fabbrica va a fuoco nuovamente e l’uomo richiama i pompieri: “pompieri… la f-f-f-f…” e non riesce a finire. Così il pompiere: “ma la faccia finita!!! Arrivederci!” e riattacca.

Successivamente si ripete la situazione e l’uomo, però, capisce che l’unico modo per farsi capire è cantare, quindi chiama i pompieri cantando: “la fabbrica va al fuoco…” e il pompiere: “paraponziponzipo’!”


Una manager in carriera, da alcuni giorni si trovava a Parigi per motivi di lavoro. Un giorno riceve una lettera dal suo fidanzato, che vive in Italia, nella quale c’era scritto:
“Cara Giulia, non sopporto più questa situazione, e ho deciso di interrompere la nostra relazione.
La distanza che ci separa è troppo grande. Devo ammettere che ti sono stato infedele 10 volte da quando te ne sei andata, e tu non meriti questo. Mi dispiace.
Per favore, mi potresti restituire la foto che ti ho mandato?
Con amore. Luigi”
La donna, molto ferita, chiese a tutte le sue colleghe di lavoro che le regalassero le foto dei loro fidanzati, amici, zii, cugini, fratelli, ecc…
Insieme alla foto di Luigi, mise in una busta anche tutte quelle regalatele dalle amiche, circa 57 foto in tutto. E una nota che diceva:
“Luigi, perdonami, non riesco a ricordarmi chi cavolo sei! Cerca la tua foto nel pacchetto e restituiscimi il resto!”




TIPICA ACCOGLIENZA LIGURE 1



...il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima Messa e quasi non riusciva parlare.
Domandò quindi all'Arcivescovo come poteva fare per rilassarsi e questo gli suggerì di mettere un pochino di Tequila nell'acqua della Messa.
Così fece. Si sentì così bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta.
Però quando tornò in canonica, trovò la seguente lettera dell'Arcivescovo:

'Caro Don Augusto, qualche appunto spicciolo:

La prossima volta metta un po' di Tequila nell'acqua, non viceversa, e non sta bene mettere limone e sale sul bordo del calice.

La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo.

Ci sono 10 comandamenti e non 12.

Ci sono 12 discepoli e non 10.

I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma.

Non ci si riferisce a Giuda come 'quel figlio di puttana', e sua madre e suo padre non erano rispettivamente una zoccola e un ricchione.

Padre, Figlio e Spirito Santo non sono il 'Vecchio, Junior e il fantasmino'.

La toilette dove ha urinato a metà Messa in realtà era il confessionale...
.....e non è bello bestemmìare perchè non hanno messo lo sciacquone.

L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole, però ballare la Macarena e fare il trenino mi pare esagerato.

L'Acqua Santa serve per benedire e non per rinfrescarsi la nuca sudata.

Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non devono essere considerate alla stregua delle patatine come aperitivo accompagnato dal Vin Santo.

Quello sulla croce, anche se con la barba assomiglia a Che Guevara non era lui ma Nostro Signore Gesù Cristo.

Cerchi di indossare le mutande, e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca.

I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non 'a farsi fottere'.

La Messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti, e quello che girava vestito di nero è il Sacrestano, non 'quel cornuto dell'arbitro'.

Quello che le stava seduto a fianco ero io, il suo Arcivescovo, non '...una checca in gonna rossa'.

La formula finale corretta è 'la Messa è finita, andate in pace' e non 'Che mal di testa, andate tutti fuori dai coglioni... Per il resto è andato bene saluti l arcivescovo.