VIOZENE – GROTTA DELLE VENE 14/05/09
Percorso: da Imperia si sale sulla statale 28, a Ponte di Nava si svolta a sinistra verso Viozene, dove si posteggia nella piazza della chiesa; si sale dal sentiero che porta al rifugio Mongioie, raggiunta la spianata di fronte ad esso ci si dirige a sinistra verso la grotta delle Vene.
Il percorso facile e quasi tutto in falso piano dovrebbe portare fino a Carnino superiore ma la neve ha temporaneamente interrotto il passaggio sull’acqua e occorre aspettare.
Durata a/r 4 h circa
Difficoltà: facile, salita morbida fino al rifugio, in piano fino alla grotta.
Impressions
Una nuova avventura in settimana, per chi è in ferie, in pensione o si è preso vacanza, comunque siamo in cinque, ci si trova a Pieve a far rifornimento di viveri.
Arrivati a Viozene pensiamo di darci la carica con un caffè ma sarebbe stato meglio pensarci due volte.
Il primo tratto del sentiero è quello già percorso più volte e ci porta al rifugio Mongioie in circa 40 minuti; da qui si prosegue sulla sinistra seguendo le indicazioni per la grotta delle vene e Carnino. Un falsopiano facile in mezzo ai boschi misti di aghifoglie e latifoglie e a fioriture meravigliose di tarassaco, genziane e orchidee – più altre 250.000 specie – ci porta in circa un’ora al punto in cui il sentiero si interrompe in quanto le abbondanti nevicate hanno spezzato i cavi del ponte che ci avrebbe portato al di là della cascata.
Tre quinti della comitiva si avventura per una salita ostica e da semi arrampicata al fine di giungere all’imbocco della grotta delle Vene, importante realtà del carsismo di queste parti.
Sempre accompagnati da due giovani cani, le guide odierne, scendiamo e tutti quanti ritorniamo verso il rifugio per fare pranzo.
Il tempo si rannuvola e si raffredda quindi evitiamo una pausa troppo lunga e scendiamo a valle; raggiunto il parcheggio ritroviamo il gestore del bar in preda a piena crisi etilica – chi si ricorda di Alan Ford e di Superciuk? –
Il trekking si oggi lo consigliamo a tutti, è facile e non è molto impegnativo, sarebbe bello rifarlo verso settembre-ottobre per rifarsi gli occhi con i colori autunnali e per verificare se si può raggiungere Carnino – con o senza ponte.
Resoconto inviato da Dino